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      Oltre ciò ci bisogna che 'l vapore da novo si riduca alla natura dell'acqua, il che si fa perdendo la calidità che prima era introdutta e ricevendo nova freddezza, la qual si fa o dal luogo detto ove finisce la reflession de' raggi, e massime partendosi il sole, che pur con la presenza mantiene la calidità nel vapore, o dalle parti di essa nube che sono fredde. Ultimamente, uniti li vapori e ridotti alla natura propria e fatti acqua, che per sé è grave, descendono e fassi pioggia.
     
     
      Come se ingeneri la pioggia, e come si facciano le pioggie quando poche, quando mediocri e quando grandissime; e quando il sol piú s'avicina al tropico, il sol si fa continuamente piú lungo.
     
      Quando adunque questo ordine di cause concorre convenientemente, se la materia è poca fassi poca pioggia, se è mediocre fassi pioggia mediocre, ma se è molta, e l'attrazion molta, e li luoghi degli antiparistasi molto atti, allora si fan pioggie grandissime e diluvii, se accade che le cause possino durare. Ma se alcuna di queste cagioni per fortuna manca, manca anco la generazion della pioggia, il che o in certi luoghi o a certi tempi accade. Alcuna volta manca la materia per sé, come in molte parti della Libia, che sono arsiccie e sabulose; alcuna volta è consonta dal sole, come la state appresso noi; per il qual mancamento non fa attrazione ed elevazion de vapori. Alcune volte il difetto non è per la materia, ma è dallo agente, che è debole, come quando il sole è lontano e fa li raggi che fuggono e non si reflettono, e non è potente ad elevar il vapore, che è congelato dalla freddezza del luogo, come il verno appresso noi, e piú alli piú settentrionali, ove non piove se li nuvoli non son portati d'altronde.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Libia