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      La qual pioggia non è già quella che faccia il crescimento del Nilo, percioché quella, descendendo al piano, prima che arrivi al fiume si absorbe dalla terra, che è assai secca per sé e scaldata dal sole. Secundo dico che non solamente questa pioggia quotidiana mediocre o poca possi fare, ma etiam quella grande e lunga che li Etiopi dimandano verno, ed è diluvio d'acqua, ma tale non possi già fare ad ogni tempo e ogni luogo ove si trova il sole, ma solamente quando egli si trova nel solstizio per tutto Cancro e parte di Leone. Il che come si possa fare, cosí dichiararemo, supponendo che li paralleli che fa di dí in dí il sole, cosí partendosi dall'equinoziale per andar al tropico come partendosi dal tropico per ritornare all'equinoziale, sono continuamente piú e piú larghi e distanti l'un dall'altro quanto son piú vicini all'equinoziale, e sono continuamente tanto piú e piú stretti e men distanti l'un dall'altro quanto son piú vicini al tropico, supponendo ancora ch'il giorno si fa continuamente piú longo quanto il sole piú s'avicina al tropico.
     
     
      Quando e in che modo far si possino pioggie grandissime.
     
      Cominciando adunque dal tempo che il sole si trova nell'equinoziale, e anche per tutto Ariete, dico che ovunque si fa perpendiculare può far pioggia, come è detto, di giorno in giorno, ma tal pioggia non è diluvio, né tale che possa far augumento nel Nilo, percioché il sole, di giorno in giorno facendo li paralleli larghi e assai distanti l'un dall'altro, poco dimora in un luogo e non può fare quella tanta attrazione di vapori che si ricerca al diluvio, ma solo a pioggia leve e poca, che poi si absorbe dalla terra.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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