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      Poi, superando la lontananza, comincia alquanto il freddo, il qual cresce fino a Capricorno, ma non sí che ancora ci paia verno.
      Dunque nel proposito nostro dovemo parimente dire che per la istessa cagione in Gemini non si fanno le pioggie nella Etiopia che si possano dire diluvii e che possano far crescer il Nilo, ma solamente doppo il solstizio, per tutto Cancro e parte di Leone, perciò che tutto il tempo che 'l sole scorre Gemini si consuma parte in rimover le disposizioni contrarie all'attrazione grande de' vapori, parte in far la preparazione conveniente al poter far attrazione grande e larga. Si dee dunque considerare che nella Etiopia e nell'Egitto superiore, quando il sole è nella maggior lontananza che esser possa, cioè nel tropico iemale, nelle parti onde s'hanno ad elevar li vapori, mari, monti, fiumi e piani, è indutta certa frigidità che, quantunque non sia tanta quanta è appresso noi, è però tanta che bisogna che sia rimossa se si deve far vapore che possa elevarsi, massime quella che è ne' mari e fiumi e monti. Oltra ciò si deve anche considerare che, se si deve fare levazione de vapori grande e larga, ci bisogna calidità anche grande e larga, e che possa penetrare alle parti piú profonde e a piú spazio. E quando accade che tale calidità sia mandata dal sole, allora fassi che un giorno prepara all'altro e fa tal disposizione, che poi si può fare attrazione di vapori grandissima.
     
     
      Come la disposizione delle attrazioni si fa in Gemini e l'effetto in Cancro. Il Nilo e il fiume Niger come crescono; quando cominci lo augmento de' fiumi, e quando lo stato, e quando la declinazione.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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