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      Oltra ciò non è da credere che nella Etiopia a tutti li tempi sia men caldo che quello che è appresso noi la state, che siamo distanti 45 e cinquanta gradi. Essendo adunque cosí, che appresso noi la state non si ponno far nevi, è da credere che meno si possano fare appresso gli Etiopi.
      Per migliore intelligenzia adunque di questa materia, bisogna vedere le cause che concorrono a far pioggie solamente e a far neve solamente e a far tempesta solamente, e poi se ponno farsi insieme, dico pioggie e neve, e pioggia e tempesta, e neve e tempesta: per la qual cosa dico che in alcune cose convengono tutte queste tre, pioggia, neve e tempesta, in alcuna differiscono. Convengono veramente nella materia, cioè che tutte si fanno di vapore, che prima fatto caldo dal sole si eleva a certo luogo, poi raffreddato da agente freddo si fa grave e di natura d'acqua; ma è differenza nel modo della freddezza, percioché a far pioggia basta men freddezza, quella tanta che è assai a levar la calidità indutta dal sole, che nondimeno né congela né agghiaccia, ma fa solo predominio di acqua, ma a far neve ci bisogna piú freddezza, e piú a far grandine. Convengono ancora la pioggia e la tempesta insieme, che l'una e l'altra si fa di vapori prima uniti, tanto che ponno far goccia e già son fatti acqua, ma differiscono poi che la pioggia discende in natura e forma di acqua, ma la tempesta, innanzi che descenda l'acqua di che si fa, si agghiaccia, e non discende di natura d'acqua over di forma, ma di goccia agghiacciata.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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