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      Alle qual parole rispose Nearco che Onosicrito era uomo grosso, se non sapeva la causa perché Alessandro avesse fatto fare questa navigazione, la qual non era perché dubitasse di non poter condur lo esercito tutto per terra sano, e per questo avesse messo parte sopra questa armata per condurlo per mare, ma solamente per voler discoprire tutti li lidi, porti e isole di quella navigazione, e se vi fusse alcun colfo di cercarlo, e veder le città poste alla marina, e il paese, qual fusse fruttifero e qual deserto e arido; e che non era conveniente al presente, ch'erano al fine delle lor fatiche, di metter le cose in dubbio, conciosiaché per fornir questo viaggio siano abbondantemente forniti di vettovaglie, ma dubitava bene che, drizzando l'armata verso quel capo, il quale scorre molto verso mezzodí, non capitassero in qualche regione deserta e senza acqua e abbruciata dal sole. Questa opinione di Nearco per mio giudicio fu la salute di quella armata e di tutto l'esercito, perché è fama costante che detto capo e tutta la regione vicina sia deserta e arida e senza acqua.
      Partironsi adunque da quel lido, navigando per la costa della riviera stadii settecento, e giunsero ad un altro lido, che per nome si chiama Neptano. E di nuovo nel far del giorno partiti, e fatti stadii cento, scorsero appresso ad un fiume detto Aname, dove la regione si chiama Armozzia, luogo pacifico e abbondante di tutte le cose, eccetto che non vi nascono olive. Ivi smontati delle navi, si ricreò tutto l'esercito, che aveva patito cosí grandi fatiche, e ricordevoli delli travagli passati, avuti cosí in mare come in tutta la costa delli Mangiapesci, tra loro con grande allegrezza gli andavano raccontando, e insieme il gran paese deserto di detta regione e la salvatichezza degli uomini.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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