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      Adí 2 di febraro si levò da Camaran con bonaccia, a remi, e circa ore sette furno ad un luogo chiamato Cubit Sarif, lontan da Camaran su la terra ferma venti miglia.
     
     
      Come il bassà si accampò alla terra del Zibit, ed essendosi a lui presentato il re di detto luoco con la cintura al collo, il bassà li fece tagliar la testa; e della gran crudeltà usata per il detto bassà.
     
      Adí 3 a sol levato venne un Turco di quelli del re del Zibit, il quale se gli era ribellato, con cavalli cinquanta: e il bassà lo accettò volentieri e feceli presenti, e lui si accampò alla marina con li suoi padiglioni. E sappiate che in questo paese tutti usano li cavalli bardati, per rispetto delle freccie e dardi, che sono il forzo delle loro armi.
      Adí 4 il bassà smontò in terra e fece meter alquanti pezzi di artegliaria piccola sopra le ruote, e poner le sue genti, vettovaglia e monizioni ad ordine, per andar al Zibit.
      Adí 19 il bassà cavalcò ore tre avanti giorno verso la terra del Zibit, e incontrò uno altro Turco con cavalli cinquanta, il qual ancor lui si era ribellato al re: e il bassà lo fece franco, e seguitò il cammino verso la detta terra.
      Adí XX il bassà giunse al Zibit e accampossi fuora della terra, e mandò a chiamare il signore, il qual, vedendosi essere stato tradito da molti delli suoi e dubitando degli altri, venne con la cintura al collo, come schiavo del gran signore, e si appresentò avanti al bassà, il qual gli fece di subito tagliar la testa. La qual cosa vista dalli suoi uomini, di subito se ne fuggirno alla montagna, e furno da persone trecento, ma tra gli altri tre delli suoi principali con gran ricchezza, né se intese ove andassero.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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