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      Adí 8 l'armata si allargò da terra due miglia, per aver vento contrario, e dette fondo infra certe seccagne.
      Adí 11 si levorno con vento piacevole, e a ore venti fu tolto la volta di terra e si venne in porto Contror Abehin, ove si ruppe una galea per non poter montar la ponta; e in questo luogo un marangon delle galee di Alessandria, chiamato Marco, rimase e rinegò. Si stette due giorni, miglia trentacinque.
      Adí 14 si levorno costeggiando con vento piacevole, e si dette poi fondo in passa dodici, ad un luogo chiamato Almomuschi; furno miglia settanta.
      Adí 15, ore due avanti giorno, levandosi la galea del capitano moro rimase sopra una secca, ma fu aiutata dalli coppani delle altre, alle quali si ligò, e si tirò fuori senza male alcuno; e costeggiando si venne ad un luogo detto Robon, e si dette fondo in passa tredici: camminossi miglia trenta.
      Adí 16 fino adí 20 ogni giorno si levorno, e si tornò al detto luogo.
      Adí 21 con vento da terra pur si levorno e andorno in mare, ma con vento contrario, e a ore sette di giorno fu tolto la volta di terra, e fu forza legarsi fra certe secche, ove si stette la notte.
      Adí 22 con vento da terra costeggiando si camminò, ma essendo il vento andato davanti, si dette fondo ad un luogo detto Farci; camminossi miglia sedici.
      Adí 23 si costeggiò sino a mezzogiorno, e il vento andò davanti e fu tolta la volta, e si venne ad un luogo detto Sathan, cammino miglia vinticinque.
      Adí 24 si costeggiò sino a mezzogiorno, ma per esser andato il vento davanti, fu tolta la volta di terra, e si venne a Zorma; furno miglia trenta.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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