Pagina (630/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Meliefta dicono alcuni scrittori greci che sono vasi di rame. Quello che sia duaca, mocroto, moto, magla e asifi, ch'erano tutte varie sorti di speciarie e odori che si trovavano nell'Arabia ed Etiopia, non si legge appresso alcun auttore ciò che si fossero, come anco non si sa quello che si sia il sericato, gabalio e tarro, nominati da Plinio per odori dell'Arabia.
      Della cassia e zigir, che sono sorti di cannella che noi adoperiamo per specie, è ben cosa degna di aver considerazione, leggendosi in Arriano che nascevano in alcuni luoghi di questa parte della Trogloditica, come è in Aromata e Mosillo, e di là erano condotte a noi da mercatanti; e Plinio dice che il cinnamomo nasceva similmente nella Etiopia contermina alla Trogloditica, e quella parte dell'Etiopia appresso la quale corre la linea equinoziale fu per auttori antichissimi, come recita Strabone, chiamata cinnamomifera, cioè che produceva il cinnamomo, il che conferma ancora Tolomeo nei suoi libri. Ma ora che tutto questo paese della Trogloditica ed Etiopia è veramente cognosciuto, e fatto domestico e civile sotto l'imperio di diversi signori arabi, macomettani e del Prete Ianni, si sa di certo che non vi nasce cinnamomo né sorte alcuna di specierie, se non gengevo in un regno di gentili detto Damute, e anco sopra l'Arabia nella città di Adem e alla Mecca: e questi tali gengivi, quanto piú s'allontanano dall'India, tanto perdono della sua natural bontà. E il pepe che è condotto di Calicut in Etiopia è in tanto prezzo e istimazione che fra' negri non è mercanzia di maggiore importanza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Arabia Etiopia Plinio Arabia Arriano Trogloditica Aromata Mosillo Plinio Etiopia Trogloditica Etiopia Strabone Tolomeo Trogloditica Etiopia Prete Ianni Damute Arabia Adem Mecca India Calicut Etiopia