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      E acciò che non si confonda in questo nome di cassia lo intelletto de' lettori, e che non pensino ch'ella sia quella che s'adopera al presente nelle medicine solutive, chiamata cassia fistula dalli medici arabi, imperoché appresso gli auttori antichi greci non si trova di tal cassia esser fatta alcuna menzione, reciterò a punto quel che dice Dioscoride di questa cassia, che appresso di noi è al presente la cannella, e del cinnamomo, il quale è tanto simile in ogni cosa alla detta cassia che Galeno afferma che spesse fiate non si conosceva l'una dall'altra.
      Costui adunque nei libri delle erbe, quando ei tratta della cassia, dice ch'ella nasceva nell'Arabia, e quella era da eleggere per megliore che fosse rossa e di bel colore simile al corallo, stretta, lunga, cannellosa, al gusto mordente con alquanto di caldo: e quella di bontà avanzava tutte l'altre sorti che è detta zigir, e ha l'odore simile alle rose. Del cinnamomo parlando dice che se ne trovava di piú sorti, nominate dai luoghi dove nascevano, ma che quello per megliore si teneva che, per assomigliarsi alquanto a quella sorte di cassia detta mosillite, si chiamava cinnamomo mosillitico: e di questo quello che è fresco e di color nero, e che tende dal vinoso al cinerizio, liscio, sottile di rami, cinto di spessi nodi e odoratissimo, è di maggior perfezione. Queste son le parole del detto auttore, il qual fu al tempo che la regina Cleopatra regnava con Marc'Antonio nella città di Alessandria, e poteva molto bene averne particolar cognizione.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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