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      In questo luogo si portano, e similmente di lí si traggono, le cose dette di sopra, e anche il timiama, che è una cosa odorifera, chiamato macroto. Gli abitatori sono mercatanti e di rozzi costumi. Navigando da Mondo verso levante similmente due giornate, è quivi posto vicino Mosillo, in una spiaggia dove si conducono le predette cose, e vasi di argento e di ferro, ma di ferro assai meno, e vasi di pietra. Da questi luoghi si cava grandissima copia di cassia, e per questa cagione il luogo ha di bisogno di navili grandi. Traggonsene anche altre cose odorifere e specierie, e qualche poca quantità di piccole testuggini, e del mocroto, non cosí buono come quello che si trova a Mondo, e incenso peratico, avorio, e mirra rare volte. Navigando lontano da Mosillo due giornate si trova Niloptolemeo, Tapatege e Dafnon piccolo, ed Elefante promontorio, che da Opone si estende verso ostro, dipoi verso garbino. Il paese ha due fiumi: l'uno è nominato Elefante, e l'altro Dafnon grande, e anche chiamato Acanne; nel qual paese nasce specialmente gran quantità di ottimo incenso peratico. Dipoi, estendendosi la terra ferma verso ostro, è un luogo mercatantesco detto Aromata; verso levante è Apocopo, ultimo promontorio della terra ferma di Barbaria. Il porto patisce fortuna e in alcuni tempi è pericoloso, per esser il luogo sottoposto a tramontana; e il segno che abbia da esser fortuna in quel luogo si vede quando il fondo si turba e muta colore, il che vedendosi fuggono tutti al gran promontorio, luogo coperto e sicuro, chiamato Tabe.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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