Pagina (646/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Sopra di essa tre giornate è una città chiamata Saba, appresso la quale è un paese chiamato Mafarti: e di essa è signore e abitatore Colebo. E dopo altre nove giornate si trova Afar, città principale, nella quale sta Charibael, legitimo re di due nazioni, e della Homerita e di quella che è vicina a questa, chiamata Sabaita: ed egli, per le continue ambascierie e doni, è molto amico degl'imperatori. Muza non ha porto, ma ha buona spiaggia e luogo da star le navi, perciò che sono intorno di essa luoghi arenosi da potervi gittar le ancore e sorgere. Quivi si portano diverse mercanzie: purpura eccellente e di quella commune, e vesti arabesche con le maniche, e semplici e communi, e delle scutulate e dorate; similmente zafferano, cipero, e tele, e vesti abolle, e coperte da letti, non molte e semplici e che usano in quel luogo, cintole sciotte, e qualche poco di cose odorifere, e danari a sufficienza; vino e formento non molto, percioché il paese ne produce mediocremente, e del vino alquanto piú abondantemente.
      Al re e al signore donano cavalli e muli da portar soma, e vasi lavorati a torno d'oro e d'argento, e vasi di rame, e molto ricchi vestimenti. Di qui si cava delle cose che nascano nel paese, mirra eletta e stacte abirminea, ligdo, e tutte quelle merci che si portano di là da Aduli. Il tempo opportuno di navigare a questo luogo è circa il mese di settembre, che da loro è chiamato thoth, e nulla impedisce anche l'andarvi piú presto.
     
     
      Della villa Ocele. Della Felice Arabia sotto il regno di Taribaelto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Saba Mafarti Colebo Afar Charibael Homerita Sabaita Aduli Ocele Felice Arabia Taribaelto