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      Si trovano similmente in detto luogo molte pietre di calcedonia, la qual loro chiamano babayore, e di queste ne fanno paternostri e altre cose da portar sopra la persona, che li tocchi la carne, dicendo che è buona per conservarsi castità. Queste tal pietre sono ivi in poco prezio, per esserne grande abondanza.
     
     
      Del luogo detto Ravel.
     
      Tornando alla volta del mare, passato che si ha Guandari, sopra la costa andando avanti si trova un bel fiume, che da questa banda ha un luogo buono abitato da Mori, detto Ravel, con molti giardini, strade, piazze. È luogo molto dilettevole e ricco, perciò che questi tal Mori vanno con le lor navi trafficando in Malacha, Bengala, Ternasari, Pegu, Martabane e Samotra, dove levano tutte le sorti di specierie, droghe, sete, muschio, benzuí, porcellane e ciascuna altra mercanzia ricca. Hanno grandi e belle navi, di sorte che chi vuol avere d'ogni cosa, venendo qui le troverà piú copiosamente che in alcuna altra parte, e a buon mercato. Li Mori abitanti son bianchi, e vanno ben vestiti e riccamente, e le donne son molto belle. Nelle masserizie di lor case hanno molti vasi di porcellana fatti in diverse foggie, e li qual tengono sopra le scanzie posti tutti ad ordine. Le donne di costoro non stanno cosí rinchiuse come quelle delli luoghi di Mori detti di sopra, ma se ne vanno per la città faccendo ciò che lor piace, col volto scoperto, come si usa nelle nostre parti.
     
     
      Della città di Cinati.
     
      Passato il fiume detto Ravel, dall'altra banda è posta una città detta Cinati, sopra la riva del detto fiume, la quale è medesimamente di gran traffico d'ogni sorte di mercanzie.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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