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      Questi uomini mangiano carne, pesce e tutti gli altri cibi; solamente la vacca gli è proibita per la sua legge.
     
     
      Delli Gentili detti Bramini.
     
      Vi si trova un'altra sorte di Gentili, detti Bramini, che sono sacerdoti e governatori delle case d'orazione. Questi non mangiano carne né pesce, si maritano con una sola donna, e s'ella more non si maritano piú; li figliuoli sono suoi eredi di tutta la robba. Portano sopra delle spalle tre fili, per segnal che son Bramini. Questi non possono esser fatti morire per alcun delitto; hanno gran libertà, e li vien portata gran riverenza tra loro. Ne sono alcuni poveri, alli quali li re danno grandi elemosine, e il medesimo gli fanno i signori e uomini grandi, e con queste si mantengono; alcuni sono ricchi, e alcuni vivono nelle case d'orazioni, che sono pel paese a modo di monasteri, i quali hanno grand'entrate. Questi sono gran mangiatori, e non s'affaticano per altro conto tutto il dí se non per poter mangiare assai: vanno venti e ventiquattro miglia per saziarsi di carne, quanta ne possono mangiare; l'altro lor cibo è riso, butiro, zucchero, legumi, latte.
     
     
      Di una altra sorte di Gentili, che sono come Bramini.
     
      In questo paese si trova un'altra sorte di Gentili, che sono come Bramini: portano al collo alcuni cordoni di seta, con uno invoglio di panno dipinto, ove è una pietra grande come un ovo, qual dicono essere il loro Dio. Questi tali sono avuti in gran riverenza e gli fanno onore; non gli fanno alcun male per delitto che faccino, per riverenza di quella pietra, la quale chiamano tambarme.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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