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      Nientedimeno li detti re di Coulon e Cananor, doppo alcun tempo, fecero batter monete nelle loro terre, senza aver alcuna facultà di farlo. Usano per tutto il paese una sola lingua, che si dimanda malcama, e tutti li re sono d'una sola legge e quasi de' medesimi costumi. Nelli detti regni di Malabar vi sono disdotto sorti di Gentili, e ciascuna d'esse è molto diversa dall'altre, di sorte che una non si vuol toccare con l'altra, sotto pena di morte e disonor e perdere tutti i beni; e tutti tengono costumi separati circa le lor idolatrie, come si dichiarirà.
     
     
      Costumi delli re e paese di Malabar.
     
      Questi re di Malabar, come è detto, sono gentili e onorano li loro idoli. Sono berrettini e quasi bianchi; ve ne son de negri, che vanno ignudi, e dalla cinta a basso coperti di panni bianchi di gotton; e alcuni vestonsi talora con alcune vesti piccole aperte dinanzi, corte a mezzo il ginocchio, di panno sottilissimo di gottone, o vero di grana molto fina o seta o broccato. Sopra la testa portano li capelli legati di sopra, e alcune fiate una berretta lunga fatta a modo di una celata di Galizia, e vanno discalzi; radonsi la barba e lassano li mostacchi molto lunghi, come i Turchi. Hanno le orecchie molto sbucate, con pendenti di gioie ricche e pietre anco poste in castoni d'oro; nelle braccia dalli gombiti in suso braccialetti d'oro con le medesime gioie, e filze di perle grosse. Alla cinta sopra i panni portano cinture larghe tre dita, dove sono poste gioie tutte preziose, molto ben gastonate e acconcie; ma sopra il petto, le spalle e la fronte si fanno tre righe di cenere attaccate, per esserli comandato cosí dalla lor legge, acciò si ricordino che debbono tornar in cenere.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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