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      E allora si danno grandissime limosine, e si spende gran quantità di danari in dar mangiare a molti Bramini poveri, e a tutti quelli che son venuti a vederlo, e alle sue genti di guerra: e vengono a questa festa da centomila persone in su. Quivi confermano il principe che deve esser erede doppo il re, e similmente gli altri per successori di grado in grado, e a tutti li signori confermano li loro stati. Li governatori veramente e officiali che furono dell'altro re li conferma o vero muta come gli pare e piace, e gli spedisce e manda a far li suoi offici, e manda il principe alle sue terre che gli sono state confermate, il qual non può piú entrar in Calicut fin che 'l re non more: ma tutti gli altri successori possono andare e venir alla corte e far residenza in quella. E quando il principe detto si parte, uscito che egli è di Calicut e passato un ponte che è sopra un fiume, piglia un arco in mano e tira una freccia verso la casa del re, e fa una orazione con le mani alzati a modo d'adorare, e poi se ne va al suo viaggio. Ma quando la prima volta lo viene a vedere per farsi confermare, conduce seco tutti i suoi gentiluomini, con varii instrumenti, che sono nacchere, tamburi, trombette, piffari, flauti, e certa sorte di strumenti a modo d'una guaina di ottone, con i quali fanno una soave armonia. Li gentiluomini vengono innanzi in ordinanza, come si costuma in una processione: cioè li arcieri sono i primi, seguitano poi le picche, e dietro quelli delle spade e targhe. Il re esce del palazzo e si mette a una porta grande in piedi, e sta ivi guardando queste gente che vengono a fargli riverenza, che è a modo d'adorarlo, le quali van mettendosi da un capo: e fino che compino di giugner e passare si consuma lo spazio di due ore.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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