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      Le lor madri allora gli fanno una grandissima festa, come se le volessino maritare, percioché fanno sapere a tutti li parenti e amici che le venghino ad onorare, pregandoli che alcun di loro si voglino maritare con esse. E quello che piglia questo carico fa far una foglietta d'oro, di valuta di mezzo ducato e manco, e lunga come un ferretto di stringa, con un buco in mezzo, nel quale infilzano un cordone di seta bianca: e la madre insieme con la figliuola si vestono e s'adornano quanto meglio si possono, faccendo far gran feste di sonare e di cantare con molte persone, e come quel loro parente o amico arriva da lei con quella foglietta, fanno le cerimonie dello sponsalizio, dicendo che la piglia per moglie in questo modo, che ad ambedui si mette una catena d'oro che abbraccia il collo dell'uno e l'altro ad un tratto, e fatto questo l'uomo poi mette al collo della giovene quel cordon con la foglietta d'oro, il qual è obligata di portar tutto il tempo della vita sua, in segno che ella può del corpo suo far ciò che gli piace, e la lascia e partesi senza dormir con lei, quando è sua parente, e non essendo può fare quel che gli pare. E dapoi la madre va pregando qualche giovane per questa sua figliuola, che la voglia sverginar, perché tra costoro vien reputato per cosa vile e brutta questo atto di sverginare giovane; e come ella ha dormito con qualcuno, allora pare alla madre d'averla fatta donna, e comincia a cercare chi voglia pigliarla per sua innamorata. E s'ella è bella, s'accordano tre o quattro Nairi di mantenerla e dormir con lei, e quanti piú sono tanto piú è tenuta onorata.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Nairi