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      Portano similmente gran riverenza alle lor sorelle maggiori, le quali tengono in luogo di madri, e con le piú giovani non entrano in camera né le toccano né parlano, dicendo che dariano occasione con le parole di peccare con quelle, perché elle sono giovani e hanno poco cervello, il che con le maggior non potrian fare per la riverenza che gli portano.
      Queste donne Naire quando hanno i loro mesi si stanno separate in casa per tre giorni senza accostarsi ad alcuno, e di lor mano si fanno il mangiare in pignatte o vasi separatamente. E finiti tre giorni si lavano con acqua calda che gli vien portata, e lavate si vestono d'altri panni netti, ed escon di casa e se ne vanno ad uno stagno d'acqua, ove si tornano a lavare, e lasciano un'altra volta quei panni netti e se ne riveston d'altri, pur lavati di novo: e cosí se ne ritornano a casa, e conversano con le lor madri, sorelle e altre genti. E la camera nella quale sono state quei tre giorni si spazza molto bene e si bagna, e dipoi s'imbratta sottilmente di sterco di vacca, che faccendo altrimenti nessuno vorria abitar in quella. Quando queste partoriscono, doppo tre giorni si lavano con acqua calda, e levate che elle sono dal parto si lavano spesso ogni giorno dal capo a' piedi. Non hanno da far cosa alcuna né officio da donna, se non di profumarsi e attendere a guadagnare col corpo loro, perché, oltre che ciascuna ha duoi o tre uomini che danno loro il vivere, non si diniegano ad alcun Bramino o Nairo che le voglia pagare. Sono donne molto nette e pulite, e tengono a grande onore il saper ben accarezzar gli uomini, e hanno tra loro questa opinione, che donna che muoia vergine non vadia in paradiso.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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