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      Li Mori onorati di questa città vanno vestiti di certe camicie moresche larghe sino in terra e bianche e sottili, e di sotto un panno cinto dal traverso in giú, e sopra la camicia un almaizar di seta cinto con una daga tutta fornita di argento, e nelle dita molti anelli con gioie ben ricche, sopra il capo una tocca, cioè un fazzuolo di bambagio sottilissimo. Sono uomini disordinati nel mangiare e bevere, e in molti altri vizii appresso. Hanno li lor stagni di acqua in casa, dove molte volte si vanno a lavare. Tengono molti servitori, e tre o quattro mogli e quante ne possono mantenere, ma le fanno star rinchiuse, e vestono di continuo superbamente con panni di seta e con gioie ricchissime e manigli di oro. Queste donne sogliono di notte uscir di casa a vedersi l'una l'altra, e far feste e allegrezza e bever vino. In questa terra si fanno vini in diverse maniere, e principalmente del zucchero di palma e d'alcune altre cose che nascono nel paese: questi tali vini piacciano mirabilmente alle donne, e sono infra loro molto usati. Quivi si trovano gran musici di cantare e sonar diversi instrumenti con grande arte. Gli uomini bassi vanno vestiti con certe camicie piccole bianche sino a mezzo il ginocchio, e con braghesse, e sopra il capo tocche, cioè fazzuoli piccoli che gli danno tre o quattro volte attorno; alcuni con scarpe di cordovano, altri con scarpe alla apostolica molto ben fatte, dorate e lavorate con seta. Il re è un gran signore, molto ricco e potente, e signoreggia gran paese abitato da Gentili, delli quali molti ogni giorno si vanno faccendo mori, per esser favoriti dal re e dalli suoi governatori.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Mori Gentili