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      Alle isole di Bandan vanno a caricar noci muscate, macis: le quali isole si servono e proveggono con le mercanzie di Cambaia. Vanno ancora in Sumatra, di donde traggono pepe, seta in matasse, benzuí, oro fino; e similmente ad altre isole, di donde cavano canfora, legno aloe, quali navicano e conducono a Tarnasseri, Pegu, Bengala, Paleacata, Coromandel, Malabar e Cambaia con tutte l'altre sorti di mercanzie, di maniera che questa città di Malaca è la piú ricca scala di piú ricchi mercatanti, e di maggior navigazione e traffico che si possa trovare al mondo. E vi si trova tanta quantità d'oro che li mercatanti grandi non stimano le lor facultà né le contano salvo a misura di bahares d'oro, che sono quattro cantara l'uno; e vi è tal mercatante fra questi che lui solo abbraccia tre o quattro navi cariche di mercanzia, e dà loro tutto il carico di sua ragione.
      Son uomini ben disposti e ben formati, e similmente le donne, le quali sono di color berrettino. Vanno ignudi dalla cinta in su, e da quella in giú con panni di seta e di bambagio: portano una veste stretta piccola che gli arriva sin alla metà del ginocchio, di panni di seta e di grana e di bambagio o vero broccatello, e portano una ricca cintura, alla quale è attaccata una daga che è lavorata nel manico di ricchissima tarsia d'oro, che costoro chiamano querix. Le donne portano a torno panni di seta, e hanno camicie corte, ma ricamate d'oro e di gioie; portano i capelli lunghi e bene acconci, con gioie di sopra e qualche sorte di fiori fra quelli.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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