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      Il luogo della città di Medina è lontano dalla Mecca il cammino di quattro giornate alla volta del Cairo, e si cammina per il deserto di Arabia. Ponno essere da cento fuochi. In una torre vi è la sepoltura di Macometto, con una sua figliuola e suo genero: è luogo di gran divozione appresso Mori. Ha molti dattili e poca acqua. Dal Cairo fino a Medina sono XL giornate, e da Medina fino alla Mecca sono quattro, e dalla Mecca al Zidem una, e di lí in Adem dieci, andando per mare.
     
     
      Sito nel quale è posto il luoco del Suez.
     
      Dal Cairo al Suez si viene in tre giorni: questo è il principio di questo colfo, o vogliam dire mare; non è porto, ma spiaggia poco abitata. Quivi il soldano soleva fabricare le sue armate per venire in India. Il paese è tutto sterile e senza abitazioni; tutte le vettovaglie è di bisogno che vi siano condotte di paesi vicini, perché quivi non si vede giunchi marini vicini alle ripe del mare, il quale è tutto di scagni, secche e punte di pietre, di sorte che è di bisogno che l'uomo apra ben gli occhi, a volervi navigare. Vi si tiene gente da cavallo in guarnisone. Si trovano quivi cameli con due gobbe. In questo paese abitano alcuni Arabi cristiani, alcuni delli quali sono circoncisi alla giudaica, altri no: gli circoncisi sono detti iacobiti, gli altri malaquiti. Fanno due quaresime, una al nostro Natale, l'altra al tempo della nostra; non si maritano uno con l'altro. Molti di costoro sono eremiti e di santa vita, e altri trafficano al Tor, al Zidem e alla Mecca, e sono riputati uomini da bene.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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