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      Vien detto che credono nella nostra Donna e nella Trinità, e non è da dubitare che per il tempo passato furono cristiani, ma li Mori soggiogandogli levaron loro la fede. Scrivono al diritto come facciamo noi, e non al rovescio come fanno li Mori.
     
     
      Seguita della narrazione del regno di Cambaia, e de' costumi effeminati del re di quella.
     
      Il regno di Cambaia tiene di costa di mare 180 miglia, e fra terra non è cosí grande come nobile, abbondante e polito, di città grande murate e forti, e molto onorate. Li signori mori vivono molto onoratamente, e vi sono alcuni che tengono da 500 in 600 cavalli, e la maggior parte sono cavalle; hanno palazzi, case grandi ben fabricate. Il re non è troppo bene ubbidito, percioché la maggior parte del suo popolo è forestiero; e generalmente il popolo di Cambaia è povero, e quelli che sono ricchi sono grandemente ricchi. Questo re, come ho detto, che si chiama sultan Madaforxa, vien affermato, sí come sono stati tutti gli altri re di Cambaia, cosí ancora egli essere nutrito da picciolo in succo di amfiam, che è fatto di certi veneni che fanno grandemente lussuriare, di sorte che 'l suo sputo è venenoso; e cosí sono allevate e nutrite le sue mogli: e ancora che la cosa di questo sputo affermino, io non lo credo. Non si diletta d'altro questo re che di mangiare e di starsi colle femine; del resto è uomo sensato, ma la maggior parte del tempo è sempre stordito per cagion del detto amfiam, che lo fa stare retirato con le mogli. Può far questo regno da trentamila cavalli e trecento elefanti, ma pochi atti a combattere.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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