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      Malmalet è gran signore (altri il chiamano Cutel Mamaluco), è naturale del regno di Decam, non fu mai schiavo. È uomo di grande ingegno e molto stimato nel paese: dicono ch'egli tiene millecinquecento uomini bianchi a cavallo. L'altro signore, nominato Ondam Amcham, è naturale del paese come il sopradetto, e di tanta gente e terre. Quello detto Melique Dastur è abissino, schiavo del re, cosí onorato come ciascuno altro, ed è capitano alle frontiere di Narsinga, dove tiene di continuo genti in guarnisone. Questi tre signori detti di sopra d'accordo tengono assai uomini bianchi, come delli Persiani e altri, da XII fino in XV mila uomini, per esser all'incontro del sabaio, che ora è Idalcam, il quale ha altratanta gente: e di continuo fanno guerra insieme l'uno l'altro. Il soldo che si dà agli uomini di questo paese è maggior di quello di queste nostre parti; nondimeno alle volte sono mal pagati.
     
     
      Del re di Decam e delli suoi costumi, e delli traffichi e mercanzie che si fanno in quel regno.
     
      Si trovano in questo regno molti gentili naturali del paese, e molti Bramini, i quali hanno in costume che quando muoiono si abbruciano, e le mogli con loro: e se elle non vogliono farlo restano vergognate con tutto il lor parentado, e perché molte fiate alcune non lo vogliono fare, li parenti Bramini le persuadono a farlo, e questo acciò che cosí bella usanza non si rompa e vada in oblivione.
      Questo re di Decam è gran cavaliero, e può tenere da XXX mila cavalli e molti a piedi: generalmente in questo regno e in quello di Goa vengono queste genti bianche, che noi chiamiamo Rumes, a pigliar soldo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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