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      Confina questo regno di Araquam fra terra con la montagna grande che si chiama Capelangam, dove sono molte terre abitate da gente non molto domestica. Questi portano il muschio e rubini alla gran città di Ava, che è la principale del regno di Araquam, e di lí viene a Pegu, e da Pegu si spaccia per Bengala, Narsinga, Pacem, per Malaca; e in questo Capelangam vi è la minera delli rubini migliori che siano in queste parti. Il muschio è di animali simili a capre, le quali scorticano, e la carne pestata col sangue pongono in vessiche fatte della pelle, che noi chiamiamo papos: e questa è la verità del muschio, e non di apostema come si dice; e chi guarda molto bene nel muschio, si troveranno degli ossi rotti.
      La moneta di questo paese è camza, che vuol dire fusellara in pezzi, cosí come si dirà di lei nel capitolo di Pegu; sono porcellette bianche come quelle di Pegu. Il regno è molto abondante di carne, riso e di cose da mangiare.
     
     
      Regno di Pegu, e della fertilità d'esso, e delle sorti di mercanzie che di lí traggono per diverse parti, e di quelle che si conducono a Pegu.
     
      Pegu è regno di gentili, e terra molto grassa e abondante, e piú di ciascun'altra che abbiamo veduta né saputa, e piú abondante che non è Siam, e quasi tanto come la Giava. Tiene nel mare tre porti con tre governatori, che nella lingua del paese si chiama il governatore toldam. Il porto piú propinquo alla terra di Araquam è Copini, e questo tiene il traffico di Bengala e delli Cheliis; l'altro è Pegu, il quale è porto grande, con una gran città e di molti mercatanti: il governatore di questo è maggiore degli altri.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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