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      Il modo di pigliar questi elefanti è che, nel tempo che vanno in amore, tolgono una elefante dimestica e usa a questo, e la menano in luogo fatto a posta a pascere, e circondato da un muro il quale ha due gran porte, cioè una per entrare, l'altra per uscire: e quando l'elefante sente la femina esser ivi, entra per la prima porta per venire a trovarla, la quale immediate che lo vede se ne fugge per l'altra porta, e uscita che ella è, subito le porte sono serrate. Quivi stanno mille e piú uomini apparecchiati aspettando, e come sono chiamati vi concorrono con corde molto grosse, e chi monta su per le mura e chi per i buchi del muro, e vanno accommodando le corde con i lacci per pigliar l'elefante. E poi che ogni cosa è posta in ordine, appare un uomo in quella parte ove sono tesi i lacci, e l'elefante come lo vede corre furiosamente per ammazzarlo, e correndo vien a cascare nei lacci: e gli altri uomini dietro via subito tirano le corde e lo fanno restar preso, gli legano i piedi di dietro fortemente ad un legno grosso come un arbore di nave, benissimo confitto in terra, e lo lasciano star per tre o quattro giorni senza mangiare e bere, e passato il detto tempo gli danno un poco d'erba ogni dí, e cosí in XV giorni vien a domesticarsi. Dipoi lo legano in mezzo di duoi altri domestici e lo conducono per la città e da un luogo all'altro, tal che in dieci dí è fatto dimestico come gli altri.
     
     
      Un altro modo di dimesticar gli elefanti e governarli, e del lor mirabile intelletto;
      e de' costumi e religione di quel paese.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307