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      Evvi ancora un arbore che si dimanda tal, che ha le foglie grandi sulle quali scrivono, perché in tutta l'India non s'usa carta né se ne trova, eccetto che nella città di Cambaia. Questo arbore produce il frutto simile ai navoni grandi; quel che si contiene sotto la scorza è tenero come un liquore rappreso, ed è nel mangiar molto dolce e apprezzato: nondimeno è di minor bontà della scorza.
     
     
      Della sorte di serpenti che produce questo paese, e come al mangiarli sono di bonissimo gusto, e cosí di alcune formiche rosse.
     
      Questo paese produce serpenti spaventevoli, senza piedi e grossi com'un uomo, e lunghi sei cubiti. Gli abitatori del paese gli mangiano arrosto con mirabil gusto, e gli tengono in gran riputazione. Medesimamente mangiano alcune formiche rosse, che sono come gambari piccioli, acconcie col pepe, che appresso di loro è un mangiar delicato.
     
     
      Di uno animale che forse è il rinocerote, che guerreggia con lo elefante, e della virtú del suo corno.
     
      Evvi ancora un animale che ha la testa simile al porco, la coda al bue e nella fronte un corno, come l'unicorno, ma piú corto e piú d'un braccio lungo; ha il color e la statura dell'elefante, col quale guerreggia di continuo: e quel corno vien detto che risana ogni cosa avelenata, e per questo è stimato molto.
     
     
      Della sorte di buoi che si trova in questo paese, e quanto siano pregiati i crini loro.
     
      Nell'ultima parte di questo paese, verso il Cataio, si trovano buoi bianchi e neri, e quelli son piú pregiati che nascono con i crini e la coda di cavallo; ma quelli che hanno i crini piú spessi e piú sottili, leggieri come una penna e lunghi che arrivino insino ai piedi, sono stimati a peso d'argento, perché di questi tai crini ne fanno ventagli, che adoperano solamente in servizio degl'idoli e dei re.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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