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      Gli abitatori di questo luogo, a imitazione della maniera ch'è fatto questo becco, hanno composto uno instromento da sonare che è molto dolce e soave, del suono del quale instromento restando detto Nicolò stupefatto, gli fu narrato per alcuni Indiani quanto è sopra detto del detto uccello, dal quale è cavata l'invenzione di questo instromento.
      Nell'isola di Zeilam, ch'è nell'India seconda, vi è un fiume chiamato Arotan, il quale è pieno di pesce, che senza difficultà si può pigliar con le mani: il qual poi che s'è tenuto un poco in mano, la febre l'assalta, e lasciandolo andare ritorna sano. E questo essi attribuiscono agl'idoli, ma noi possiamo dire esser cosa naturale, sí come aviene tra noi del pesce detto torpedine, che toccandolo con la mano gli la addormenta e fa tremare.
      Queste sono tutte le cose che furon raccontate dal detto Nicolò, per ordine del sommo pontefice, a me Poggio fiorentino suo secretario, le quali ho voluto scrivere con ogni verità e diligenzia, sí come da lui mi furono dette, non aggiugnendo né sminuendo, ma esprimendo il tutto meglio che ho saputo, servando gli ordini e precetti di quelli che scrivono l'istorie. E veramente l'ho sentito parlare con tanta gravità e prudenzia, che non so come piú particolarmente l'avesse d'alcun altro potuto intendere, e nel suo parlare non pareva che le volesse fingere, ma si conosceva che con ogni sincerità e realtà l'andava dicendo. Costui a' tempi nostri passò molto inanti, e andò su per il fiume Ganges penetrando il paese del Cataio fin al porto detto Zaiton, sopra il mare, per il quale se ne venne all'isole delle Giave maggiore e minore, e all'isola di Taprobana, che non v'è memoria che v'andassero altri, se non al tempo di Tiberio Cesare alcuni trasportati dalla fortuna: e queste cose cosí grandi e admirabili son degne d'esser poste in scrittura e fattene nota, acciò che li posteri le sappino e n'abbino cognizione.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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