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      Nel fine di detti giorni arrivammo nella città di Adem, posta a man manca fuori del ditto mare sopra la terra ferma, abitata da Mori, dove si fanno grandissimi traffichi. Il signor della ditta terra è tanto giusto e buono, che con alcun altro signor infedele penso che non si possa comparare. In questa città dimorammo quattro mesi, della qual poi partimmo per India, montati sopra un'altra nave cucita pur con corde, ma le vele erano fatte di gottone; e navigammo per mar senza veder terra per venticinque giorni con buon vento, e vedemmo molte isole, ma non fummo a quelle, e navigando al nostro cammino ancor per dieci altre giornate con vento prospero, alla fine arrivammo ad una città grande che si chiama Calicut. Qui trovammo che vi nasce il pepe e il gengevo, e gli arbori del pepe sono simili all'edera, perciò che si vanno rivolgendo sopra gli altri arbori, dove si possono attaccare; hanno la foglia simile all'edera, i suoi raspi sono lunghi mezzo palmo o piú, e sottili come un dito, e li grani all'intorno molto spessi. E la cagione perché non nasce nelle nostre parti, è che non abbiamo di quelli arbori da piantare; e non è vero quel ch'appresso di noi vien detto, che 'l pepe vien brustolato acciò che non nasca; e quando è maturo e che lo colgono, è di color verde come l'edera, e lo lassano seccare al sole, e in cinque o sei giorni divien negro e rugoso come si vede. Il gengevo, piantano un pezzo di una radice piccola e fresca, come una nocella piccola, la quale in capo di un mese diventa poi grande; ha la foglia simile al giglio salvatico.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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