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      Il signor del detto luogo è idolatro, come è quel di sopra; ma ha un altro costume, che, come muore un uomo e che lo vogliono bruciare, una delle sue moglieri si brucia viva con lui, e questa è loro usanza.
      In detto luogo dimorammo sette mesi, dapoi partimmo con un'altra nave fatta al modo di sopra, e arrivammo in capo di vinti giorni ad una gran città detta Pegu, e qui è la India chiamata la bassa. In questa vi è un gran signore, il qual tien piú di diecimila elefanti, e ogni anno ne alleva cinquecento. Questa terra è lontana da un'altra chiamata Ava quindici giornate per terra. In questo luogo di Ava nascono rubini e molte altre pietre preziose, al qual luogo era il nostro desiderio di andare: ma in quel tempo si mosse guerra fra un signor e l'altro, che non lassavano andare alcuno da un luogo all'altro, per la qual cosa fummo costretti di vender le mercanzie che avevamo in detta città di Pegu, le quali erano di sorte che non le poteva comprare se non il signor della città, il qual è idolatro come sono i sopradetti. E cosí noi gliele vendemmo, le quali montavano dumila ducati, e volendo esser satisfatti, per causa de' travagli e intrighi della guerra sopradetta, ne fu necessario di starvi un anno e mezzo. Nel qual tempo, sollecitando ogni giorno in casa il detto signore, e col freddo e col caldo, e con gran fatiche e stenti, e trovandosi messer Ieronimo Adorno di debole complessione, molto affannato in queste fatiche, con la giunta di una sua malattia vecchia la qual molto lo travagliava, in capo di cinquantacinque giorni, non vi essendo né medici né medicine, gli convenne render lo spirito al nostro Signor Iddio: che fu l'anno millequattrocentonovantasei, il giorno ventisette di dicembre, la notte di san Giovanni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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