Pagina (1049/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Alli dieci di agosto 1519 questa armata di cinque navi, sopra le quali erano circa 237 uomini forniti di tutte le cose necessarie, si partí del porto di Siviglia, donde corre il fiume Guadalchibir, detto dagli antichi Betis, d'appresso un luogo nominato Giovan Dulfaraz, ove sono molti casali di Mori, e arrivarono ad un castello del duca di Medina Sidonia, ove è il porto dal quale si entra nel mar Oceano, e al capo di San Vicenzo, il qual è lontano dall'equinoziale gradi 37 e lontano dal detto porto leghe X, e di lí a Siviglia sono da dicessette in XX leghe. In questo stettono alcuni giorni, per fornir l'armata di alcune cose che gli mancavano, e ogni giorno udirono messa, e nel partir si confessarono tutti, né volsero che alcuna femina andasse con loro al detto viaggio.
      Alli XX di settembre si partirono dal detto porto e dirizzarono il lor cammino verso gherbino, e alli XXVI del detto mese giunsero ad una dell'isole Canarie, detta Tenerife, la qual è XXV gradi sopra l'equinoziale, per pigliare acqua e legne. Tra queste isole Canarie ne è una dove non si trova acqua, se non che di continuo ad ora di mezzodí par che una nebbia venga dal cielo, la qual circonda un grandissimo arbore che è in quella, dalli rami e foglie del quale distilla gran copia d'acqua, la qual, messasi insieme alli piedi di quello, satisfà abondantemente a tutti gli abitanti in detta isola e a tutti gli animali.
      Alli III di ottobre, ad ora di mezzanotte fecero vela drizzando il lor cammino verso ostro, e passarono fra il Capo Verde dell'Africa e delle isole che gli sono all'incontro, lontane dall'equinoziale gradi XIIII e mezzo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Siviglia Guadalchibir Betis Giovan Dulfaraz Mori Medina Sidonia Oceano San Vicenzo Siviglia Canarie Tenerife Canarie Capo Verde Africa