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      Costui era cosí grande che li nostri non gli arrivavano alla cintura, ed era molto ben disposto, e aveva il volto grande, dipinto all'intorno di color giallo, e similmente all'intorno degli occhi, e sopra le gote avea dipinti duoi cuori, li capelli tinti di bianco, ed era vestito di una pelle di animale cucita sottilmente insieme. Questo animale, per quel che vedemmo, ha la testa e le orecchie grandi come ha una mula, il collo e il corpo come ha un camello, e la coda di cavallo. Li piedi del gigante erano rivolti nella detta pelle a modo di scarpe. Aveva in mano un arco grosso e corto, la corda del qual era fatta di nervi del detto animale, e un fascio di freccie molto lunghe di canna, impennate come le nostre, e nella punta in cambio di ferro avevano una pietra aguzza, della sorte di quelle che fanno fuoco. Il capitano gli fece dar da bevere e da mangiare e altre cose, e gli presentò uno specchio grande d'acciaio, nel quale subito che vidde la sua figura, fu grandemente spaventato e saltò indietro, e nel saltar gittò tre o quattro delli nostri per terra. Dapoi gli furon donati sonagli, uno specchio, un pettine e paternostri di vetro. Lo mandarono in terra insieme con quattro uomini delli nostri, tutti armati. Quando uno de' suoi compagni lo vidde venire insieme con li nostri, corse ove erano gli altri, i quali si spogliarono tutti nudi e, come arrivarono li nostri, cominciarono a ballare e cantare, levando un dito verso il cielo, e mostravangli polvere bianca d'una radice che mangiano, perciò che non hanno altra cosa.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307