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      Partendo di lí, a 52 gradi manco un terzo verso il polo antartico trovarono un fiume di acqua dolce, nel quale quasi le navi si ebbero a perdere: ma Iddio per sua misericordia le aiutò. Stettero in questo porto quasi duoi mesi per fornirsi di acqua, legne e pesci, i quali trovarono molto grandi e lunghi un braccio, tutti coperti di scaglie, ed erano di ottimo sapore. E avanti che si partissero di qui, volse il capitano che tutti si confessassero e communicassero come buoni cristiani.
      Approssimandosi alli 52 gradi, che fu il giorno delle XI mila virgini, trovarono uno stretto di CX leghe di lunghezza, che fanno 330 miglia, e perciò che riputarono questo come ad un gran miracolo, chiamarono il capo delle Undicimila Vergini, largo in alcune parti piú e manco di mezza lega. Il quale stretto, circondato da montagne altissime cariche di nevi, scorre in un altro mar, che fu chiamato il mar Pacifico, ed è molto profondo in alcune parti, che è da XXV in trenta braccia. E non si saria mai trovato detto stretto, se non fusse stato il capitan generale Hernando Magaglianes, perché tutti li capitani delle altre navi erano di contraria oppinione, e dicevan che questo stretto era chiuso intorno. Ma Hernando sapeva che vi era questo stretto molto oculto per il qual si poteva navigare, il che aveva veduto descritto sopra una carta nella tesoraria del re di Portogallo, la qual carta fu fatta per uno eccellente uomo detto Martin di Boemia: e cosí fu trovato con gran difficultà.
      Quando furono entrati in questo stretto, trovarono due bocche, una verso scirocco, l'altra verso garbin.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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