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      Per la qual cosa misero nella sommità di una picciola montagna una bandiera con lettere, a fin che venendo trovassero la lettera e cognoscessero il viaggio che loro facevano, e il simil fecero in duoi altri luoghi. Fu posta ancora una croce in una picciola isola, dove appresso corre un bel fiume, il qual vien da una montagna altissima carica di neve, e scorre nel mar non molto lontan dal fiume detto delle Sardella; e trovandosi in detto stretto, che fu del mese di ottobre, la notte era se non di quattro ore.
      Aveva in animo il capitano che non trovando passaggio per questo stretto all'altro mare, di andar tanto avanti sotto il polo antartico che fosse a gradi settantacinque, dove, essendo il tempo della sua state, le notte sarian chiarissime. Questo stretto chiamarono Patagonico, e navigando per quello ogni tre miglia trovavano un porto sicuro, e acqua eccellente da bevere, legne e pesci, e l'erba detta appio, la qual si vedeva molto spessa e alta appresso le fontane. Si pensa che in tutto il mondo non sia il piú bello stretto di questo. Fu veduta una piacevole caccia di pesci, delli quali ne eran tre sorti, lunghi un braccio, cioè orate, abacore e bonite, le quali seguitavano alcuni pesci che volavano, nominati colondrini, lunghi un palmo e piú: e sono eccellenti a mangiare. E quando le tre predette sorti di pesci trovano alcun delli detti pesci volanti, subito quelli uscivan dell'acqua a volo, e andavan piú d'un tratto di balestra senza toccar acqua; gli altri veramente gli seguitavano correndo sotto l'acqua dietro l'ombra di quelli, e non cosí tosto cadevan nell'acqua, che da quelli non fussero subitamente presi e mangiati.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Sardella Patagonico