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      Il polo antartico non ha stella alcuna della sorte del polo artico, ma si veggon molte stelle congregate insieme, che sono come due nebule, un poco separate l'una dall'altra, e un poco oscure nel mezzo. Tra queste ne sono due, non molto grandi né molto lucenti, che poco si muovono: e quelle due sono il polo antartico. L'agucchia del nostro bossolo, variandosi un poco, si voltava sempre verso il polo artico; nondimeno non ha tanta forza come quando ch'ella è in queste parti del polo artico, ed era necessario di aiutar la detta agucchia con la calamita, volendo navigar con quella, perciò ch'ella non si moveva cosí come fa quando ch'ella è in queste nostre parti. Quando furono al mezzo del golfo, viddero una croce di cinque stelle chiarissime diritto per ponente, e sono egualmente lontane l'una dall'altra.
      Questi giorni navigarono fra ponente tanto che si approssimarono alla linea dell'equinoziale, e per longitudine, dal luogo donde prima si eran partiti, cento e venti gradi. In questo cammino passarono appresso due isole molto alte, l'una delle quali è venti gradi lontana dal polo antartico, nominata Cipanghu, l'altra quindeci, nominata Sumbdit. Passata la linea dell'equinoziale, navigarono tra ponente e maestro, alla quarta di ponente verso maestro, piú di cento leghe, mutando le vele alla quarta verso garbin, sino a tredici gradi di sopra l'equinoziale verso il polo artico, con opinione di approssimarsi piú che fusse possibile al capo detto dagli antichi di Cattigara. Il qual, come descrivon gli scrittori del mondo, non si truova, ma è verso tramontana piú di dodici gradi, poco piú o manco, come dapoi intesero.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Cipanghu Sumbdit Cattigara