Pagina (1080/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il capitano fece lor dimandar se erano mori o gentili, e in che credevano. Risposero che non adoravano altramente se non che, levando le mani giunte e la faccia verso il cielo, nominavano il lor Iddio Abba: della qual risposta il capitano ebbe gran piacere, il che veduto dal primo re, subito quello levò le mani verso il cielo. Gli domandarono poi perché avevano cosí poco da mangiare; risposero che quivi non era la lor ferma abitazione, né vi veniva se non quando voleva vedersi con suo fratello, ma che la sua stanza era in un'altra isola, dove aveva tutta la sua famiglia. Gli disse appresso come aveva assai nimici, verso li quali, quando volessero, potriano ben andar con le navi per soggiogarli, il che faccendo gli restaria obligatissimo; e che detti suoi nimici erano in due isole, ma che allora non era tempo di dovervi andare. Il capitano li fece dire che se Iddio li facesse grazia di tornar un'altra volta in queste parti, che menaria seco tante genti che sottometteria tutti li suoi nimici; e che allora voleva andar a disnare, e che dapoi ritornaria a far metter la croce sopra la sommità della montagna. Risposero che erano contenti, per il che li nostri scaricarono tutti li loro schioppi, e il capitano, abbracciato che ebbe tutti duoi li re e altri principali, prese licenza.
      Dopo che ebbe desinato, il capitano ritornò con li suoi, e insieme con li duoi re andarono nel mezzo della sommità della piú alta montagna che si trovasse nell'isola, e quivi misero la croce; e il capitano fece dir loro che al presente erano suoi cari amici, perché la croce era in quel luogo, e che per questo se ne potevan grandemente rallegrare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Iddio Abba Iddio