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      Dapoi gli dimandò che porto era in quelle bande, dove potessero trovar vettovaglie. Risposero che ve n'erano tre, cioè Zeilon, Zubut e Calaghan, ma che Zubut era migliore e dov'era miglior traffico, offerendosi di dargli pilotti che gl'insegnariano la via. Il capitano gli ringraziò e deliberò d'andarvi, il che fu con gran disaventura. Posta la croce e ciascun ingenocchiatosi, e detto un Paternostro e Ave Maria, l'adorarono, e il simile fecero li re; dipoi discesero nella pianura, dove viddero assai campi lavorati, prendendo la via ov'era la sua barca. Li re fecero portare alcune coche per rinfrescarsi, e il capitano gli domandò pilotti, perciò che si voleva partir la mattina seguente, e che per lor sicurtà lascieria uno de' nostri. Essi fecero risponder che a tutte l'ore ad ogni suo voler sariano preparati. Ma partiti di lí e andati ciascuno a dormire, il primo re si mutò d'oppenione, e la mattina, volendo partir il capitano, detto re gli mandò a dire che per amor suo volesse aspettare ancor duoi giorni, fino a tanto che avessero raccolto li risi e alcune altre picciole cose, e che lo pregava che gli mandasse qualcun de' suoi uomini per aiutargli, acciò che piú presto si potessero espedire, e che esso medesimo saria il pilotto. Il capitano mandò alcuni uomini al re, ma giunti a quello si misero a mangiare e bevere, tanto che dormirono tutto quel giorno, e dapoi essendo dimandati alcuni, si escusarono dicendo che erano ammalati, per il che nel detto giorno li nostri non fecero cosa alcuna, ma il giorno seguente si affaticarono molto nel coglier detti risi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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