Pagina (1095/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Dopo desinare il prete e alcuni altri andarono in terra per battezzar la regina con quaranta sue donzelle, dalle quali fu condotta al tabernacolo, e le venne tanta contrizione nel cuore, che di allegrezza piangendo dimandava il battesimo: la qual fu nominata Giovanna, come ha nome la madre dell'imperadore; e sua figliuola, moglie del principe, Caterina; la regina di Messana Isabella; e l'altre ciascuna il suo nome: e battezzarono circa 800 anime, fra uomini e donne e fanciulli. La regina era molto giovane e bella, coperta d'un drappo bianco: avea la bocca rossa, con un cappello in testa, in cima del quale era una corona fatta come è quella del papa; il cappello e la corona erano di foglie di palma. Non va mai fuori in alcun luogo, se non ha in capo questa corona. La qual dimandò che li nostri le dessero una croce, la qual voleva metter nel luogo ov'erano li suoi idoli in memoria di Iesú Cristo, in nome del quale era stata battezzata, e avuta la croce si tornò a casa. Verso il tardi il re e la regina vennero verso la riva, e il capitano fece scaricar tutta l'artigliaria, e dapoi tirarono molti fuochi artificiati con rocchette, della qual cosa ebber grandissimo piacere. E il detto re e il capitano si chiamorono insieme fratelli, il quale, avanti si facesse cristiano, avea nome raia Humabuon; e non passò otto giorni che tutta l'isola fu battezzata. E perché una certa villa di un'altra isola non volea obedire al re, li nostri l'andarono a bruciare, e misero una croce grande in detto luogo, perché queste genti erano gentili, cioè idolatre; ma se fussero stati mori, cioè macomettani, vi averian posto per segno una colonna di pietra, acciò che ella durasse piú lungamente, perché li Mori sono piú duri e difficili a convertirsi che non sono li gentili.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Giovanna Caterina Messana Isabella Iesú Cristo Humabuon Mori