Pagina (1098/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Poi il capitano gli fece domandar come si sentiva; subito costui cominciò a parlare, e disse che per la grazia del nostro Signore Iddio si sentiva meglio: e questo è stato un miracolo manifesto nelli tempi nostri. Quando il capitano l'udí parlare, ringraziò molto Iddio, e allora gli fece portar da mangiare una vivanda fatta di mandorle, la qual era stata fatta per lui; poi gli mandò un materasso, un paio di lenzuoli, una coltra di panno giallo, un cussino, e ogni giorno, fin che si fece gagliardo, gli mandò della detta vivanda, acqua rosata, olio rosato e alcune confezioni fatte di zucchero. E non passò cinque giorni che cominciò a camminare, e subito in presenzia del re e di tutto il popolo fece abbruciare uno idolo, il qual una femmina vecchia avea nascosto nella sua camera, e fece disfar molti altari che avea fatti alli detti idoli sopra la riva del mare, sopra li quali si mangiavan le carni consecrate, e disse che se Iddio gli desse lunga vita, che abbruceria quanti idoli potesse trovare, ancor che fussero nella casa del re. Questi idoli sono di legno voto, e non hanno la parte di dietro, ma solamente le braccia nude, e li piedi che si rivoltano in su con la gamba nuda, il viso grande, con quattro denti in bocca come sono quelli di un porco cignale, e sono tutti dipinti.
      Questa isola è chiamata Zubut, nella qual sono molte ville, le quali danno vettovaglie al re per tributo; e appresso di quest'isola n'è un'altra detta Mathan: il porto e la città si chiamano similmente Mathan.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Signore Iddio Iddio Iddio Zubut Mathan Mathan