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      L'interprete nostro, detto Enrico, era stato un poco ferito, e per questo non smontava cosí ordinatamente in terra per far le cose necessarie come era solito. Per la qual cosa Odoardo Barbosa lo fece chiamare e gli disse che, ancor che 'l capitano suo padron fosse morto, per questo egli, che era schiavo, non era restato libero, ma che, come fosse arrivato in Spagna, lo voleva consegnar per schiavo a donna Beatrice, moglie del capitan generale; e con parole aspre lo minacciò che, se non andava in terra, lo faria frustare. Questo schiavo si levò del letto, e mostrò di non far conto delle parole detteli dal detto Odoardo, e se ne andò in terra; e trovatosi secretamente col re di Zubut cristiano, gli disse che gli Spagnuoli si volevano partire fra pochi giorni da quel luogo, e che se voleva far secondo che esso lo consigliaria, che guadagnaria le navi con tutta la mercanzia che era in quelle: e cosí ordinarono un tradimento.
      Il primo giorno di maggio, il re cristiano mandò a dir alli governatori che li gioielli che egli avea promesso di mandare all'imperadore erano in ordine, e che gli pregava volessero venir quella mattina a desinar seco. La qual cosa udita dalli governatori, non pensando ad altro, vi andarono insieme con XXIIII uomini e con uno astrologo nominato Martin di Siviglia. Antonio Pigafetta non vi poté andare, perché aveva la fronte enfiata per una botta ricevuta d'una freccia venenata. Giovan Carnai con un proposto, come furono smontati in terra, volsero ritornar in nave, perché viddero il prete che andava insieme con quell'Indiano che guarí per miracolo, il qual era molto sospeso, e dubitarono di qualche cosa.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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