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      È di sopra dell'equinoziale verso il nostro polo gradi otto, e di lunghezza dal nostro partire è 170 gradi, ed è lontano da Zubut circa 50 leghe, e si chiama Chippit. Due giornate di là verso maestro si truova un'isola grande detta Lozon.
     
     
      Dell'isole Caghaian e Pulaoan, e de' costumi de' suo popoli. Dell'isola detta Burnei,
      e d'un presente fatto per quel re.
     
      Partendosi di lí, e drizzandosi fra ponente e garbin, è un'isola non molto grande e quasi inabitata. Le genti di quest'isola sono mori, e sono stati banditi da un'isola detta Burnei. Vanno nudi come gli altri; hanno cerbottane. con carcassi attaccati allato, pieni di freccie venenate con una certa erba, le quali tirano con dette cerbottane. Hanno pugnali con il manico d'oro e con pietre preziose, lancie, targhe, corazze fatte di cuoio di buffolo. In quest'isola si truovano poche vettovaglie; ha gli arbori grandissimi. È di sopra l'equinoziale sette gradi e mezzo, e da Chippit quaranta leghe, e si chiama Caghaian.
      Lontan da questa isola circa 25 leghe tra ponente e maestro, trovarono una isola grande nella quale era riso, gengevo, porci, capre, galline, fichi lunghi mezzo braccio e grossi come un braccio, molto buoni, altri lunghi un palmo e minori, ma migliori che li sopradetti, coches, batates, canne dolci di zucchero, alcune radici da mangiare che somigliano le rape, li risi cotti sotto il fuoco in alcune canne over legno, i quali diventan piú duri che quelli che si cuocono nella padella di terra sopradetta. Questa terra potevan chiamar terra di promissione, perché, se non l'avessero trovata, averiano patito grandissima fame.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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