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      Bevettero ad ogni una di dette vivande, con un vasetto fatto di porcellana che non era maggiore della grandezza d'un ovo, vin distillato a lambicco. Vi furono portate ancora vivande concie con tanto zucchero, che le mangiavano con cucchiari d'oro fatti come sono li nostri. Nel luogo ove dormirono due notti, erano due torcie grandi di cera sempre accese, sopra duo candellieri d'argento un poco rilevati, e due lampade grandi piene di olio similmente accese, e uomini che le governavano. Li nostri vennero sopra gli elefanti fino alla riva del mare, ove erano duo prai, li quali li condussero fino alle navi.
      Questa città è tutta fondata in acqua salsa, salvo la casa del re e di alcuni principali, e sonvi da 20 in 25 mila case: le case sono tutte di legno, edificate sopra pali grossi rilevati da terra. Quando il mar cresce, le femmine vanno con alcune barche piccole vendendo per la città le cose necessarie al vivere, fino alla casa del re, la qual è fatta di muri di alcuni quadroni grossi, con li suoi barbacani a modo di una fortezza. Questo re è moro e si chiama raia Siripada: è molto grasso, e di età di anni quaranta, e non tiene alcuno al suo governo in casa se non donne e figliuole de' suoi principali, e non si parte mai del palazzo se non quando va a caccia over alla guerra, né alcun mai gli può parlare se non con una cerbottana, per maggior riputazione. Tiene a' suoi servizii dieci scrivani, i quali scrivono tutte le sue cose sopra alcune scorze d'arbori, le quali sono molto sottili: e li detti si chiamano chiritoles.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Siripada