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      Non passarono molti giorni dipoi la morte di Francesco Serrano che 'l re di Tarenate, chiamato raia Abuleis, il qual avea maritato una sua figliuola al re di Bacchian, avendo avuto guerra con quello, e saccheggiatolo del tutto, fu avvelenato da sua figliuola, moglie del detto re di Bacchian: costei era andata a trovar il padre sotto pretesto di voler far pace. Di questo re restarono nove figliuole principali.
      Alli 11 di novembre un delli figliuoli del re di Tarenate, nominato Checcile Derois, accompagnato da due di quelle loro barche dette prao, venne a trovar le nostre navi, sonando cembali, ed era vestito di velluto rosso: ma non volse allora entrar nella nave. Costui avea in suo poter la moglie e figliuoli di Francesco Serrano. Quando li nostri il viddero e intesero chi era, mandarono a dir al re di Tidore se essi lo doveano ricevere o no, percioché erano nel suo porto; il re rispose che facessero come meglio pareva loro. In questo mezzo il figliuol del re di Tarenate, avendo qualche sospetto, si discostò alquanto dalla nave, per la qual cosa li nostri l'andarono a trovare con li battelli, e gli presentarono un drappo lavorato d'oro e di seta, fatto in India, con alcuni coltelli, specchi, forbici: esso prese queste cose con un poco di disdegno. Costui avea in sua compagnia un giudeo fatto cristiano, nominato Emanuel, il qual era servidor d'un Pietro Alfonso di Olorosa portoghese, il qual Pietro, dopo la morte di Francesco Serrano, era venuto d'una isola detta Bandan a Tarenate.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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