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      Gli abitatori sono uomini salvatichi e bestiali, e mangiano carne umana; vanno nudi, eccetto che portano quella scorza che abbiamo detto, e quando vanno a combattere si metteno alcune pelli grosse di bufolo davanti e di dietro. Adornano loro figliuoli con alcune corniuole legate insieme con denti di porco, e con code di capre appiccate davanti e di dietro. Portano li capelli trapassati per alcune canne da una banda all'altra, la barba inviluppata in foglie e messa poi in una canna similmente, che fa rider chi gli vede. Li loro archi e freccie sono fatte di canne, e hanno certi sacchi fatti di foglie d'arbore, nelli quali portano il bevere e mangiar loro. Quando le lor femmine viddero li nostri smontare, gli vennero all'incontro con gli archi e freccie: come li nostri mostrarono di voler dar loro alcuni presenti, subito fecero amicizia. Li nostri stettero quindici giorni in questa isola, per acconciar le bande della nave che faceva acqua: vi trovarono capre, galline, coche, pepe lungo e tondo. Il pepe lungo nasce d'una pianta over arbore simile alla edera, cioè che è flessibile e si appoggia agli alberi; e il frutto è appiccato al legno, la foglia è come quella del moro, e si chiama luli. Il pepe tondo è quasi di simil pianta come del sopradetto, ma nasce in una spiga come è quella che si vede del formento d'India, e si sgrana, e chiamanlo lada. Tutti li campi sono pieni di simil pepe. Presero un uomo il qual gli sapesse condurre ad alcune isole, per aver alcune vettovaglie. Questa isola di Mallua è verso l'antartico sotto l'equinoziale otto gradi e mezzo, e ha 169 gradi e quaranta minuti di longitudine.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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