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      Queste genti vanno nude, e portano appiccate agli orecchi, alle braccia e al collo certe catenelle fatte d'oro. Le femmine con gran diligenzia attendono a servir gli uomini.
      In questa isola si truova il legno del sandalo bianco, gengevo, bufali, porci, capre, galline, risi, fichi, canne di zucchero, aranci, limoni, mandorle, fagiuoli e altre cose da mangiare, pappagalli di diversi colori. Quattro fratelli sono re di questa isola, e le abitazioni sono in diverse parti, una delle quali è detta Cabanazza. Si truova in una montagna assai oro, a peso del quale fanno li lor baratti. Quelli che abitano nella Giava e nelle Molucche e in Lozon e in tutte queste altre parti, vengono qui a comperar il sandalo.
      Questi popoli sono gentili, e dicono che quando vanno a tagliar il legno del sandalo appar loro il demonio in diverse forme, e dice loro, se hanno bisogno d'alcuna cosa, che la dimandino: e per tali apparizioni molti di loro stanno ammalati lungamente. Il sandalo si taglia ad un certo tempo della luna, altramente non saria buono. Fanno baratto di sandalo con panno rosso, tela, aceto, ferro, chiodi. Questa isola è tutta abitata, e molto lunga da levante in ponente, e larga la metà da tramontana verso ostro, ed è verso l'antartico sotto la linea dell'equinoziale 10 gradi, e 174 di longitudine. In tutte queste isole che abbiamo disopra narrato, le quali si posson chiamar come un arcipelago, regna la malattia di san Iob piú che in alcun altro luogo del mondo: li popoli la chiamano il mal di Portogallo, e a noi altri in Italia il mal francese.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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