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      Lontan di lí tra ponente e maestro si truova un'isola detta Eude, dove nasce molta cannella; il popolo è gentile, e non hanno re. E nel cammino si truovano molte isole una drieto all'altra fino alla Giava maggiore e il capo di Malaccha. La maggior città di Giava si chiama Maghepaher, e il re di quella è il maggiore di tutta l'isola. Giava minore è grande come l'isola di Madera, ed è appresso Giava maggiore mezza lega. Intesero da alcuni Mori che vennero sopra la nave che nella Giava maggiore, quando muore un uomo principale, l'abbruciano, e quella delle sue femmine che è stata moglie principale si adorna tutta e si corona con fiori, e sedendo sopra una sedia si fa portare da tre o quattro uomini, e ridendo e confortando li suoi parenti dice loro che non pianghino, perché ella se ne va a cena col suo marito e a dormir con esso quella notte: e poi, portata dove è il fuoco che abbrucia il marito, si volta di nuovo verso li suoi parenti e li conforta un'altra volta, ed ella medesima si butta nel fuoco, dove si abbrucia. La qual cosa quando lei non facesse, non saria tenuta donna da bene, né vera moglie di suo marito.
      Intesero ancora che di sopra la Giava maggiore verso tramontana è un golfo grande detto della China, nel qual si trovano arbori grandissimi, dove abitano uccelli di tanta grandezza che levano in aere ogni grande animale: e questi arbori si chiamano busathaer, e li frutti loro sono maggiori che cocomeri o vogliamo dire angurie. Li popoli truovano detti frutti nel mare, e le navi e altri navilii non si possono approssimare agli arbori senza gran pericolo: e anche queste cose si stimarono che fussero favole.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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