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      Relazione di Iuan Gaetan, pilotto castigliano, del discoprimento dell'isole Molucche per la via dell'indie occidentali.
     
     
      Partimmo da Porto Santo, dove arrivammo dipoi che partimmo dal porto della Natività, che è in XX gradi di altezza nella Nuova Spagna, nella costa del mare del Sur, il giorno di Ognisanti dell'anno MDXLII, e navigammo in quello da XXX giorni, poco piú o manco, il piú di quelli al ponente e quarta di garbin verso ponente. E in capo di questo tempo, essendo andati a mia istimazione quasi 900 leghe di golfo, discoprimmo molte isole, dopo le altre che avanti avevamo vedute, alle quali ponemmo nome le isole delli Re, perché sono abitate da genti povere e nude, che non tengono altro vestimento se non uno mastello, che è una sorte di braghe o panni con che coprono le parti disoneste. In queste isole trovammo nella costa coralli, e nella terra galline come sono quelle di Castiglia, e li frutti di cochi e di muse; non vedemmo però oro, né argento, né altra cosa di momento. Avanti di queste avevamo discoperto nel colfo alcune isole disabitate e senza gente, come è la isola di San Tomaso, che sta lontana dalla Nuova Spagna 180 leghe, e l'isola della Rocha Partida, che è piú avanti dell'altra piú di CC leghe. E andammo piú avanti di questa isola piú di CC leghe, e pigliammo fondo in sette braccia, e stando in 13 o 14 gradi non vedemmo terra; però avevamo sospetto che fusse l'isola di San Bartolomeo, della quale si aveva pur qualche notizia.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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