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      Prestano grande obedienzia li minori alli maggiori, per la grande giustizia che usano, e hanno oppinione che tutti li peccati siano equali, e tanta punizione danno a chi robba diece bazzaruchi come ad uno che robbasse cento scudi.
      Dice che voo, principal re di Giapan, vive della maniera seguente: piglia per moglie una donna della sua prosapia, e quando la luna comincia a sminuire, lui comincia a digiunare discostandosi dalla donna, e per quindici giorni che dura il digiuno mangia molto poco ad uno pasto, e attende alle lezioni e contemplazioni e orazioni, vestendosi di bianco con una grande corona in testa, insino a tanto che la luna dà la volta; ma quando quella comincia a crescere, immediate ritorna a far vita allegra con sua moglie per altri quindici giorni, e in questo tempo va a caccia e ad altri piaceri e ricreazioni. E se la moglie more avanti che gli abbi trenta anni, si può rimaritare, ma se passa trenta anni nel resto della sua vita è obligato guardare perpetua castità e viver religiosamente; e inanzi né dopo né al tempo medesimo che è con la sua donna, non ha conversazione con altra.
      Sono fra queste genti, oltra delli signori detti, baroni, cavallieri, mercatanti e offiziali di tutte le cose come fra noi, e gradi di persone diverse. E generalmente tutti si maritano con una sola donna, e quando la donna fa quello che non deve, è l'usanza che se il marito la trova insieme con l'adultero nel delitto, che l'ammazzi insieme; ma quando amazzasse l'uno senza l'altro, la giustizia publica procede contra lui e l'ammazza, e non ne ammazzando alcuno delli duoi resta il marito disonorato.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Giapan