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      E in quanto che dura questa penitenzia non dormono né si spogliano. Vanno vestiti di certi panni di lino grosso cinti molto strettamente, senza scarpe e berretta, e mai stanno fermi, anzi camminano ogni giorno cinque o sei leghe per detto bosco all'intorno della montagna, tutti insieme a modo di processione; e venuti a certi luoghi determinati si riposano per un gran spazio, e faccendo un gran fuoco si scaldano. E dice che hanno un maestro che li guida nell'orazioni e penitenze, e se alcuno dorme quando si riposano, quel maestro gli dà delle bastonate, e se qualcuno se inferma nella via di modo che non possa camminare, lo lassano stare e muore abbandonato, e gli altri camminano; ma se alcuno morisse avanti la gente, tutti lo coprono di sassi e lassano scritto in un bastone: «Qui iace il tale del tal luogo». Porta ogniuno una tavoletta sopra il petto, dove è scritto il nome suo e del paese. Dice che andando in quello deserto vedono molti monstri e fantasme e illusioni diaboliche, talché, essendo cento persone insieme, molte volte gli accade che paiono dugento: e allora il maestro, riguardandoli e vedendo che alcun non porti la tavoletta al petto, comanda si fermino tutti e faccino orazione al Deniche, che è Dio, che gli liberi di tal compagnia, perché si persuadono che sian di demonii quali si metteno alle fiate appresso degli uomini, e pigliano talmente la forma sua che un Giovanni parerà duoi Giovanni, e un Pietro duoi Pietri, senza differenza di uno all'altro; ma faccendo orazione come gli è insegnato, subito disparono li demonii.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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