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      Quando questi penitenti hanno compiuta la penitenza, restano tanto magri e negri e afflitti che paiono la morte, non essendosi mai spogliati né lavati; ma ritornati a casa tutti gli accompagnano e baciano le vesti.
      Dice che sono in questa terra molti che sanno far fatture e incanti, pure fra gli uomini savii e prudenti sono dispregiati e tenuti in mal conto. Sonvi ancora grandissimi astrologi, quali predicano molte cose che hanno a venire. Questa gente scrive croniche delle sue istorie e fatti al medesimo modo che noi facciamo, e che nelli costumi e vivacità d'ingegno sono molto conformi a noi. E costui che dà la presente informazione è tanto ingegnioso che ognun di noi gli potria aver invidia, e dimostra con parole e con fatti aver in odio ogni sorte di vizii che ha veduti fra li nostri. E li pare che tutto Giapan averà piacere di farsi cristiano, perché tengono loro nelli suoi libri scritto che tutta la legge deve esser una, e che aspettano un'altra piú perfetta della sua: e non si pol imaginare altra migliore della nostra, e però dice esser molto contento, perché gli pare che Iddio gli facci grande beneficio in usar lui come instrumento di condurre al Giapan gente che predichi questa santa legge. E ancor che sia maritato, si è offerto andare e stare in compagnia delli padri che di là vanno due, tre e quattro anni, insino a tanto che si dia qualche buon principio di cristianità in quella terra e insino a tanto che li padri sapranno ben la lingua.
      Dice che questa terra è molto sana e di grandi venti, e che alcuna volta quella triema tanto forte che le persone cascano in terra.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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