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      Non patisce questa gente ingiuria alcuna, né parole di dispregio; come la gente ignobile porta grande riverenza alli nobili, cosí tutti li gentiluomini reputano gran laude il servir al signor della terra ed esserli molto soggetti, il che mi pare che facciano piú presto per non perder l'onore faccendo il contrario, che per paura di esser puniti da lui. Son temperati nel mangiare, benché nel bere siano alquanto larghi; fanno il vino di riso, perché non vi è altro in quelle bande. Non usano giuochi mai, parendoli esser grande disonore, desiderando quelli che giuocano quello che non è suo, e perché di qui si può venire ad esser ladroni. Giurano poco, e il giuramento loro è per il sole. Gran parte della gente sa leggere e scrivere, il che è gran mezzo per brevemente imparare l'orazioni e cose d'Iddio; e hanno una sola moglie. Vi sono pochi ladri, e questo per la giustizia grande che fanno di quelli che trovano rubbare, al qual vizio portano grande odio. È gente di molto buona volontà, amorevole e desiderosa di sapere; si dilettano molto delle cose di Dio, massime quando le capiscono.
      Fra tutte le terre che mai ho visto de cristiani e de infideli, non ho visto gente cosí fidata circa il non pigliar quello d'altrui. Non adorano idoli né figure d'animali, ma molti di loro il sole e altri la luna, e credono in certi uomini antichi la piú parte di loro, li quali (come ho inteso) vivono come filosofi. Si dilettano di sentir cose conformi alla ragione, e benché vi siano vizii e peccati fra loro, quando li danno ragione, mostrando esser mal fatto quello che fanno, l'accettano assai bene.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Iddio Dio