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      Per questa continua astinenza che fanno, e perché non tengono conversazione con donne, specialmente quelli che vanno vestiti di nero da prete, sotto pena di perdere la vita, e per saper contare alcune istorie, o per dir meglio favole, delle cose che credono, mi pare che siano tenuti in grande venerazione. E non sarà molto, per tener noi altri tanto contrarie opinioni in sentire di Dio e come si hanno da salvare le genti, che non siamo da essi molto perseguitati piú che di parole. Noi in queste parti quanto pretendiamo è in condurre la gente in cognizione di Dio nostro Signore: viviamo con molta confidenza che esso ci darà forza, aiuto e favore per condurre questo nostro proposito innanzi. La gente secolare non temiamo che ci abbia da contradire e perseguitare quanto è dalla sua parte, se non fusse per molte importunazioni delli bonzi. Noi non pigliamo differenza con essi, né per loro timore abbiamo da lasciar di parlare della gloria di Dio e della salvazione dell'anime, né essi ci possono far piú male di quello che Iddio li permetterà. E il male che per loro parte ci verrà sarà bene che nostro Signor ci darà, se per suo amore e servizio e zelo delle anime ci breviarà li giorni della nostra vita, essendo essi instrumento accioché questa continua morte in che viviamo si finisca, e il nostro desiderio in breve si adimpisca. La nostra intenzione è di dichiarar e manifestar la verità, per molto che essi ci contradicano, poi che Dio ci obliga ad amar piú la salute delli nostri prossimi che la propria vita corporale.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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